martedì, novembre 13, 2007

Macarons - parte I

Pubblicato da apprendistacuoca alle 14:45 59 commenti
Ce l'ho fattaaaa!!!!!!!
Mi sono venuti! Mi sono venuti! Mi sono venutiiiiiii!!!!!!!!
Innanzitutto devo ringraziare la mia miglior...ehm, nemica Adrenalina, che durante una delle noster chiaccherate elettroniche durante la nostra sfida mi ha passato la ricetta. In francese prima, in italiano macaronico (suvvia, concedetemi la battutaccia...) tradotto con bebelfish poi.
Adre, sei stata eccezionale!

Ora, siccome mi sono divertita un sacco con la traduzione farlocca faccio un bel copi&incolla. laddove è necessario un chiarimento interverrò con un colore diverso... buona lettura!

Li occorrono per una quarantina di piccoli maccheroni (!) (circa)
  • 2 vuoti , cioè bianchi di uova (70-80 gr.)
  • 150 grammo di zucchero gela, cioè a velo
  • 100 gr. di polvere di mandorle
  • Un cucchiaio a minestra di zucchero in polvere, cioè normale...
  • Alcune gocce di succo di limone
  • 6 gocce di colorante alimentare (facoltativo) ecco, questo è un punto debole della ricetta... i miei avrei voluto farli rosa. ci ho messo ben 18 gocce di colorante, ma il risulktato ancora non mi soddisfa...
Con un filtro, cioè un setaccio fine, filtrate i 100 gr. di polvere di mandorle in un'insalatiera (bè, dai, una ciotolona...), gettate i piccoli pezzi di mandorle o di pelle di mandorle che restano in fondo al filtro. Potete utilizzare spolverizza di mandorla bianca (senza la pelle) o "grigia" (con la pelle), Ë una questione del gusto e d'aspetto del maccherone. A mio parere, la spolverizza di mandorle "grigia" a pi˘ gusto, ma non rende molto bene con maccheroni di colore chiaro (natura, verde, gialla, rosa, ecc....). Questo capolavoro di frase la lascio così com'è, che tanto si capisce... C'è da dire che in italia non si trova tutta sta varietà di farine di mandorle, no?

Nella stessa insalatiera (aridaje!) , filtrate i 150 gr. di zucchero gela, che abbiamo chiarito essere zucchero a velo. Questi tamisages (=passaggi?) (e quello che segue) hanno lo scopo di ottenere un miscuglio di polvere fine di mandorle e di zucchero gela, senza piccoli pezzi agglomerati.

Mescolate in seguito mandorle e zucchero ghiaccio (ma non lo chiamava "gela"???) con una forchetta, per evitare di rifare piccoli pezzi agglomerati.

Mettere i 2 vuoti (sì, i bianchi) di uova, alcune gocce di succo di limone, e le 6 (18 o più...) gocce di colorante in un'insalatiera. Il succo di limone è là, con la sua acidità, per impedire ai vuoti di uova "di granulare" (fare piccoli grani), cosa che può arrivare soprattutto con vuoti molto freschi. Chiaro, no?

Frustate (che violenza! credo volesse dire "frullate"...) ad alta velocit‡.

A metà strada, quando i vuoti hanno questa (quale? forse sarebe meglio dire "già una certa") struttura, aggiungete il cucchiaio di zucchero in polvere, e continuate a frustare fino a che i vuoti (infine... i vuoti colorati) siano abbastanza fermi come sulla fotografia di destra. (cfr link sulla parola "francese" nel mio cappello a questo post)

Filtrate (Io mi sono stufata di setacciare, quindi ho semplicemente versato) sui vuoti montati il miscuglio zucchera ghiaccio e polvere di mandorle

Inclinate un po'l'insalatiera, e, con Maryse o un spatule (Maryse Ë meglio molto), mescolate delicatamente l'insieme, girando piuttosto dall'alto in basso che classicamente (nel senso degli aghi di una mostrare). Visto che si capisce (a parte forse il senso degli aghi di un mostrare...)non aggiungo altro...

» il primo punto delicato: non occorre male lavorare la pasta, lo scopo non Ë di ottenere un miscuglio leggero (come per una schiuma ad esempio), ma qualcosa un po'di coulant e luminosit‡. Bè ,si capisce. l'impasto deve essere fluido e lucido, piuttosto che spumoso.

Con una tasca a busta, ovvero una sac-a-poche (in caso contrario al cucchiaio a caffè ma è molto più difficile), su uno strato di silicone, o di carta cottura, formate piccoli mucchi di miscuglio quasi grandi come una parte di 2? (????? mi sono regolata a occhio, che ci devo fare?). Lasciate un intervallo ragionevole (anche qui, vi converra fare affidamento alla vostra intelligenza!) tra ogni mucchio, poichè hanno tendenza a dispiegarsi un po'.

Dattilografate (traduzione affascinante... credo però voglia dire "sbattete") in seguito un po', la targa, cioè la teglia pianamente (= piano+delicatamente) sul piano di lavoro per dispiegare i mucchi, e renderli ben lisci (eliminare la piccola punta dovuta al dressage alla tasca a busta). Vedete sulle fotografie "di" e "dopo" avere dattilografato la targa. Non fa una grinza...

Lasciate a temperatura ambiente durante (per) 30 minuti ad un'ora, "fare cro˚ter" i mucchi.
il secondo punto delicato: questo tempo di "cro˚tage" Ë importante per ottenere maccheroni che siano convessi, e che non scoppiano alla cottura. Fidatevi, è davvero un passagio importante, nonostante il termine sia intraducibile...

In seguito preriscaldate il forno a 160°C, quindi caricate per 12 minuti di cottura. Tornate (girate) la targa a metà-cottura. Lasciate completamente raffreddarsi prima di decollare (hi hi! scollare, staccare, disincollare, forse...ma decollare direi proprio di no!) i maccheroni, che porrete su una griglia in attesa.
il 3° punto delicato: Non occorre soprattutto troppo cucinare i maccheroni che devono restare moelleux. Sorvegliate il colore, se li avete colorati, devono restare in questo colore e soprattutto non brunire.

Disporte i maccheroni appairant, cioè mettendo insieme "su" ed un "fondo" che siano quasi dello stesso diametro. In seguito porte "su" e "fondo" uno a quotato dell'altro. What???

Osservazioni: Questo reddito (ricetta...) può declinarsi all'infini con una guarnizione, e/o un colore, diverso ogni volta. Per i frutti ad esempio, seguendo il principio del reddito potete provare: albicocche, limone verde, ribes nero (hmmm!), fragole, ecc.... su questa pagina troverete alcune idee. Penso comunque che i maccheroni siano realmente migliori quando la loro guarnizione è poco acidula, al gusto di frutta, cosa che contrasta sinceramente con il loro gusto naturalmente molto zuccherato. Se incontrate problemi, ecco alcuni errori che fanno tutti i principianti (ed io il primo).

* Non filtrare mandorle e zucchero ghiaccio = maccheroni con bolle, "palle" di mandorle o di zucchero.
* Non bene non mescolare vuoti d'uovo e polveri fino "un po'al coulant e luminosità" = maccheroni irregolari, dolci alle mandorle piuttosto che maccherone
* Non attendere i 30 minuti di "cro˚tage" = maccheroni screpolati, non abbastanza gonfiati, non abbastanza convessi
* Non fare cucinare abbastanza = maccheroni morbidi, impossibile o quasi decollare della targa
* Troppo fare cucinare = maccheroni secchi
* Provare a decollare i maccheroni dello strato prima che siano completamente raffreddati = i maccheroni si rompono, si scompongono o si tagliano in due

Io poi li ho farciti con una ganache di cioccolato bianco (100 g di cioccolato bianco in scaglie su cui ho versato 100 ml di panna, fatta scaldare con qualche rosellina secca. mescolare, far raffreddare e montare con una frusta), e con con la stessa ganache mescolata con qualche cucchiaio di confettura di lamponi. Una sorta di piccolo e ancora timidissimo Isphan...

(as)saggio di eleganza

Pubblicato da apprendistacuoca alle 14:03 19 commenti
Eccoli qui i primi biscotti con le mie nuove formine!
Devo dire che non sono così soddisfatta del risultato... la scarpetta era trooooppo dolce con tutta quella glassa, stucchevole direi! mi sa che la prossima volta userò solo cioccolato bianco e nero, oppure la pasta di mandorle colorata.
Però i miei stampini mi piacciono un sacco!!!

giovedì, novembre 08, 2007

La ricetta in gara

Pubblicato da apprendistacuoca alle 19:36 25 commenti
Risotto al profumo di erbe con mela verde, formaggio di capra e pesto bianco di pinoli
...ovvero la mia ricetta per iron blog!
Per 4 persone:
il risotto:
370 g di riso carnaroli
1 l di brodo di verdure
mezza cipolla dorata
1 bicchiere di vino bianco secco
40 g di burro
4 cucchiai di parmigiano grattuggiato
3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
3 ciuffetti di rosmarino
3 ciuffetti di timo
sale & pepe

Preparate il soffritto in una casseruola bassa (o in una risottiera in rame...) con olio e cipolla, levare la cipolla dalla casseruola, lasciando solo l’olio sul fondo.
Fate tostare il riso per 2 minuti nell’olio del soffritto, sfumate con il vino e laciate evaporare.
Continuate la cottura con il brodo, aggiungendo un mestolo alla volta e mescolando di tanto in tanto...che tanto non è polenta! (come dice sempre mia nonna...). In tutto ci vorrano 12-13 minuti.
Spegnete il fuoco e procedete per la mantecatura: aggiungete burro, parmigiano, erbe tritate e - voi che potete...in casa mia ci sono impedimenti a riguardo...- la cipolla del soffritto. Regolate di sale e pepe.
Rivestite la placca da forno con carta oleata e versatevi il risotto, stendendolo delicatamente in uno strato uniforme dello spessore di circa 1 centimetro. Tenete coperto con della carta oleata e lasciatelo raffreddare.

Il pesto bianco:
60 g di pinoli
3 cucchiai di parmigiano grattuggiato
3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino scarso di olio all’aglio

Pestate i pinoli ed unite il resto degli ingredienti.
L’olio all’aglio altro non è che olio in cui vive da qualche giorno qualche spicchio d’aglio...

Le mele e il formaggio:
4 mele granny smith
zucchero
Affettate il formaggio in rondelle spesse circa 1 centimetro.
Lavatele le mele, asciugatele, tagliate la calotta superiore e lasciatela da parte.
Affettate le mele nel senso della larghezza in fette spesse 1 centimetro circa.
In tutto vi serviranno 8 fette, con la polpa di mela avanzata potrete fare una macedonia oppure un’ottima torta!
Con un tagliabiscotti tondo (deve essere dello stesso diametro delle fette di formaggio) tagliate ogni fetta al centro.
Cospargete ogni fetta con lo zucchero e bruciacchiatela con il cannello. Avrete una patina lucida e trasparente, con un leggerissimo sapore di caramello, che bilancerà un poco l’acidità della mela.

Assemblaggio delle parti - fase finale!
Accendete il forno a 180°C.
Con un tagliapasta tondo icavate dallo strato di risotto 12 dischi grandi quanto le fette di mela.
Su una teglia ricoperta con carta da forno disponete 4 dischi di riso, sovrapponetevi una fetta di mela con al centro il formaggio.
Coprite con un altro disco di riso, poi di nuovo mela e formaggio e, per finire, riso.
Fate cuocere in forno per 10 minuti.
Sfornate e disponete una torre per piatto, completando con la calotta di mela e un ciuffetto di rosmarino.
Aggiungete qualche quenelle di pesto bianco per dare il tocco finale.

martedì, novembre 06, 2007

Blog di ferro!

Pubblicato da apprendistacuoca alle 18:41 15 commenti
Sul blog kelablu domani avrà inizio la sfida tra noi foodblogger.
Si comincerà con adrenalina e...la sottoscritta!
tema: aridatece il risotto!
ingredienti da usare: un frutta fresca, una frutta secca e un formaggio a piacere.
giudice: nientepopodimenoche DAVIDE OLDANI!
AIUTOOOOOOO!!!!
Sono felicissima della sfidante che mi è toccata in sorte perchè la stimo molto (ormai mi sembra anche di conoscerla un po'...vero adre?) e perchè ci siamo segretamente sostenute in questi giorni. Senza barare, però! Non vi preoccupate!
Insomma, io mi sono divertita un sacco! Ho fatto 2 prove: la prima ricetta non mi soddisfaceva, la seconda è invece quella che ho spedito...vedremo!
In realtà l'unica cosa che mi mette soggezione è IL GIUDIZIO DELLO CHEF!

...Ma tanto domani devo partire per lavoro! Già, non potrò seguire la diretta della gara, non potrò vedere la foto e la ricetta di adrenalina fino a venerdì, credo...
Quindi se vi chiederete dove sarò finita, questa è la risposta.
Adre, in bocca al lupo!
Ciao a tutti!!

lunedì, novembre 05, 2007

Chic & Sweet

Pubblicato da apprendistacuoca alle 11:07 25 commenti
Ieri ho fatto un giro alla rinascente con ben 2 obiettivi:
1. fare un giro (è già la seconda volta in una settimana) al nuovo food market del 7° piano...
2. comprare questi fichissimi stampini per biscotti che ho visto su elle!
Io ho un debole per gli stampini da biscotto, anzi sono quasi un feticcio...più sono strani meglio è! Il fondo l'ho toccato quando sono andata in brodo di giuggiole per un set di formine per biscotto-da-bicchiere (bellissimi, stampano biscotti da mettere sul bordo del bicchiere, come fossero fette di limone...). Per fortuna anna era con me e ha ragionevolmente placato il mio impulso all'acquisto ("basta che gli fai tu il taglietto, no?")
Ma questi stampini sono tutt'un'altra cosa... Non li ho ancora testati e già gli ho fatto un servizio fotografico...
Tra l'altro fanno parte di una linea creata apposta per le femminnuccie infiocchettatrici (e chi ha orecchie...) dalla Ballarini in occasione della settimana della moda. Io ho scoperto queste meraviglie solo ora, ma sono in perfetto tempismo per la letterina a babbo natale!
 

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