mercoledì, febbraio 28, 2007
Ambisco al titolo...
Cannella dice che bisogna farsi propaganda per il meme...
Io vorrei tanto le cocottine rosse, se qualcuno avesse intenzione di votare le mie ricette farebbe cosa gradita alla sottoscritta!
martedì, febbraio 27, 2007
Pottery cafè
Da qualche giorno il mio forno è a riposo, mentre i miei fornelli vengono utilizzati esclusivamente per la preparazione di cibo strettamente necessario. Ogni tanto ho bisogno di un breve periodo di pausa, sia perchè quando sono in piena attività mi stanco effettivamente parecchio, sia perchè l'ispirazione mi assale portando il mio livello di produttività ad un picco che supera di gran lunga le quantità di calorie ragionevolmente ingeribili da un essere umano in una settimana. Quando dico "essere umano" intendo, in questo contesto, escludere la sottoscritta, non tanto dal genere umano in assoluto, piuttosto da quella parte di esso che utilizza buon senso e ragione per calcolare l'apporto calorico di ciò che mangia. Infatti, dopo una settimana all'insegna del grasso, ho pensato bene di fare una visita a questo locale che da troppo tempo era segnato sulla mia agendina ma non era ancora stato esplorato. Così, se per una volta sono riuscita ad infilare la forchetta in un dolce non prodotto dalle mie mani, allo stesso tempo sono riuscita a dare un'ulteriore ragione all'ago della mia bilancia per spostarsi inequivocabilmente alla tacca successiva...
Vedete queste torta? Avete visto le due tazze traboccanti di panna qui sopra (bè, dai, la mia era quella più piccola...) Loro sono precisamente quella ragione!
Nella prima foto potete osservare un caffè viennese (quello nella tazza grande è invece il cappuccino viennese), che significa espresso, panna, cioccolato e cacao; nella seconda foto si può invece ammirare la fetta di una sofficissima torta al limone, che significa limone... e burro. Ovviamente c'erano torte molto più farcite...io ho scelto di tenermi leggera...
Il posto è molto simpatico, da quello che ho capito è la versione meneghina di un locale londinese. Offre una buona selezione di tè e infusi, più una serie di bevande classiche, caffè e cioccolate e, immancabilmente una serie di materiale inzuppabile in questi liquidi. Oltre alla torta descritta, appena sopra ve ne sono altre molto invitanti, per chi apprezza i dolci alti e gonfi dall'aria casalinga che sembrano appena usciti dal forno di nonna papera.
L'aria spensierata e giocosa del locale, alla quale molto contribusce la dominanza dei colori gialo-blu degli arredi, suggerisce che lo spazio sia pensato per combricole di donne ma anche per comitive di bimbetti che intendono passare un allegro pomeriggio. La paricolarità che più ho apprezzato è che viene offerta ai clienti la possibilità di dipingersi la propria tazza!
Sissì! Sulle mensolone qui sopra vedete una serie di oggetti in ceramica grezza, pronti per essere scelti e dipinti a piacere. Si scelgono sul menù, si comprano, si colorano e dopo una settimana si possono ritirare cotti e lucidi! Giuro che la prossima volta che ci vado lo faccio anch'io!
Pottery Cafè
via Solverino 3, Milano
tel:02 890 136 60
potterycafe@hotmail.it
visita il sito inglese
Vedete queste torta? Avete visto le due tazze traboccanti di panna qui sopra (bè, dai, la mia era quella più piccola...) Loro sono precisamente quella ragione!
Nella prima foto potete osservare un caffè viennese (quello nella tazza grande è invece il cappuccino viennese), che significa espresso, panna, cioccolato e cacao; nella seconda foto si può invece ammirare la fetta di una sofficissima torta al limone, che significa limone... e burro. Ovviamente c'erano torte molto più farcite...io ho scelto di tenermi leggera...
Il posto è molto simpatico, da quello che ho capito è la versione meneghina di un locale londinese. Offre una buona selezione di tè e infusi, più una serie di bevande classiche, caffè e cioccolate e, immancabilmente una serie di materiale inzuppabile in questi liquidi. Oltre alla torta descritta, appena sopra ve ne sono altre molto invitanti, per chi apprezza i dolci alti e gonfi dall'aria casalinga che sembrano appena usciti dal forno di nonna papera.
L'aria spensierata e giocosa del locale, alla quale molto contribusce la dominanza dei colori gialo-blu degli arredi, suggerisce che lo spazio sia pensato per combricole di donne ma anche per comitive di bimbetti che intendono passare un allegro pomeriggio. La paricolarità che più ho apprezzato è che viene offerta ai clienti la possibilità di dipingersi la propria tazza!
Sissì! Sulle mensolone qui sopra vedete una serie di oggetti in ceramica grezza, pronti per essere scelti e dipinti a piacere. Si scelgono sul menù, si comprano, si colorano e dopo una settimana si possono ritirare cotti e lucidi! Giuro che la prossima volta che ci vado lo faccio anch'io!
Pottery Cafè
via Solverino 3, Milano
tel:02 890 136 60
potterycafe@hotmail.it
visita il sito inglese
sabato, febbraio 24, 2007
E questo è il cucchiaino!
Il cucchiaino è parte del kit delle formine cui appartiene anche la teiera qui sotto. L'esemplare ritratto risale ai primi di gennaio, è uno di quelli avanzati dai pacchettini che ho fatto alle amiche per natale. La frolla è sempre la stessa, con l'aggiunta di vaniglia e cioccolato sulla punta. E' fatto apposta per essere inzuppato nel caffè!
giovedì, febbraio 22, 2007
Come mordere una teiera
Ho visto usare queste formine per biscotti da the (e da che altro potrebbero essere?!) di cui dispongo in una maniera inncantevole in questo blog.
La mia versione è solo un pallido tentativo di emulazione, tanto che non ho nemmeno fatto lo sforzo di tradurre la ricetta, utilizzandone una mia, che tra l'altro avevo proposto - con l'aggiunta di vaniglia e roselline - per il celeberrimo meme dei biscotti.
Per la glassatura ho usato una ghiaccia ottenuta con albumi, zucchero a velo...e zucchero semolato perchè quello a velo mi è finito nel bel mezzo della preparazione! Sono andata a occhio usando un solo albume, ho montato insieme gli ingredienti, fino a quando non hanno raggiunto la consistenza piuttosto solida che volevo. Siccome volevo che avesse un aroma leggero ho aggiunto in parti uguali del succo di limone e dell'altro zucchero (giusto perchè non ce n'era già abbastanza...).
Ho tenuto da parte una piccola quantità di ghiaccia per aggiuncerci il colorante ( e insieme dell'altro zucchero, altrimente perdeva consistenza!).
E poi via con la decorazione!
Non ci ho fatto i fiorellini, anche se avrei voluto, perchè temevo di combinare un pasticcio...sarà per la prossima volta!
Questa invece è una versione piccola e spartana della apple pie, fatta all'ultimo minuto con gli avanzi dell'impasto e riempita di fretta con mele, scorzette di limone, zucchero, cannella e un goccio di rum. Poverina, non c'era più nemmeno un granello di zucchero a velo per decorarla!
Bè, era mangiabile lo stesso!
La mia versione è solo un pallido tentativo di emulazione, tanto che non ho nemmeno fatto lo sforzo di tradurre la ricetta, utilizzandone una mia, che tra l'altro avevo proposto - con l'aggiunta di vaniglia e roselline - per il celeberrimo meme dei biscotti.
Per la glassatura ho usato una ghiaccia ottenuta con albumi, zucchero a velo...e zucchero semolato perchè quello a velo mi è finito nel bel mezzo della preparazione! Sono andata a occhio usando un solo albume, ho montato insieme gli ingredienti, fino a quando non hanno raggiunto la consistenza piuttosto solida che volevo. Siccome volevo che avesse un aroma leggero ho aggiunto in parti uguali del succo di limone e dell'altro zucchero (giusto perchè non ce n'era già abbastanza...).
Ho tenuto da parte una piccola quantità di ghiaccia per aggiuncerci il colorante ( e insieme dell'altro zucchero, altrimente perdeva consistenza!).
E poi via con la decorazione!
Non ci ho fatto i fiorellini, anche se avrei voluto, perchè temevo di combinare un pasticcio...sarà per la prossima volta!
Questa invece è una versione piccola e spartana della apple pie, fatta all'ultimo minuto con gli avanzi dell'impasto e riempita di fretta con mele, scorzette di limone, zucchero, cannella e un goccio di rum. Poverina, non c'era più nemmeno un granello di zucchero a velo per decorarla!
Bè, era mangiabile lo stesso!
martedì, febbraio 20, 2007
Morbide focaccine
Queste mi sono venute come volevo che mi venissero! (Uh! sembra uno scioglilingua!)
è più facile di quello che credevo! Mi è bastato impastare 500 g di manitoba, mezzo panetto di lievito sciolto in acqua tiepida, una tazza d'olio, acqua qb, una generosa presa di sale e un pizzico di zucchero; poi ho formato la palla con il nodo sotto e l'ho lasciata lievitare vicino in un punto caldo della cucina per 40 minuti. A questo punto ho tagliato e dato forma alle focaccine, le ho disposte sulla teglia e ho aspettato un quarto d'ora perchè si gonfiassero per benino. Nel frattempo ho acceso il forno a 220°C.
Prima di infornare la teglia ho spennellato ogni focaccina con un'emulsione di olio e acqua tiepida e spolverato con sale grosso...et voilà! Pronte per il forno!
Dopo una ventina di minuti erano cotte e doratine.
L'unico problema è stato che ho dovuto aspettare che si raffreddassero per addentarne una!
E la prossima volta...pizza! ho deciso che è arrivato il momento...
...anzi no...chi lo sente poi il dietologo???
è più facile di quello che credevo! Mi è bastato impastare 500 g di manitoba, mezzo panetto di lievito sciolto in acqua tiepida, una tazza d'olio, acqua qb, una generosa presa di sale e un pizzico di zucchero; poi ho formato la palla con il nodo sotto e l'ho lasciata lievitare vicino in un punto caldo della cucina per 40 minuti. A questo punto ho tagliato e dato forma alle focaccine, le ho disposte sulla teglia e ho aspettato un quarto d'ora perchè si gonfiassero per benino. Nel frattempo ho acceso il forno a 220°C.
Prima di infornare la teglia ho spennellato ogni focaccina con un'emulsione di olio e acqua tiepida e spolverato con sale grosso...et voilà! Pronte per il forno!
Dopo una ventina di minuti erano cotte e doratine.
L'unico problema è stato che ho dovuto aspettare che si raffreddassero per addentarne una!
E la prossima volta...pizza! ho deciso che è arrivato il momento...
...anzi no...chi lo sente poi il dietologo???
lunedì, febbraio 19, 2007
Cupcakes cioccolato e marzapane
Aria di MeMe nella blogosfera...Arriva (guarda un po') da quel vulcano di Cannella che cento ne fa e cento ne pensa! Su polenta e musso ci sono già le mie cupcakes precedenti, ma siccome non mi sembrava abbastanza, posto pure queste fatte insieme alla sorellina!
La ricetta di base è di Trish Deseine. Occorre impasare insieme (per 20 cupcakes):
Da qui in poi la mia fantasia si è scatenata!
Una folte raffreddate le tortine, le abbiamo ricoperte con il cioccolato fuso insieme ad 1 cucchiaino di burro. Su ogni tortina abbiamo creato personaggi diversi...prendendo ispirazione dalle foto sulla confezione del panetto di marzapane della PANEANGELI (o della CAMEO, non ricordo). Questi i migliori esemplari:
Devo dire che ci abbiamo messo un po' a decidere di mangiarli, dopo tutto quel lavoro! Siamo partite da quelli più brutti per poi spazzolarli tutti in un solo pomeriggio (non li abbiamo mangiati solo noi due, eh!).
La ricetta del tortino è ottima, rimane morbidissimo, e il cioccolato che ci abbiamo messo sopra lo rende ghiotto!
(bacia...ehm, clicca il ranocchio...alla faccia di Juliette Binoche!)
La ricetta di base è di Trish Deseine. Occorre impasare insieme (per 20 cupcakes):
- 125 g di burro ammorbidito
- 125 g di zucchero
- 3 uova
- 100 g di farina
- 25 g di cacao in polvere
- 1 cucchiaino e 1/2 di lievito
Da qui in poi la mia fantasia si è scatenata!
Una folte raffreddate le tortine, le abbiamo ricoperte con il cioccolato fuso insieme ad 1 cucchiaino di burro. Su ogni tortina abbiamo creato personaggi diversi...prendendo ispirazione dalle foto sulla confezione del panetto di marzapane della PANEANGELI (o della CAMEO, non ricordo). Questi i migliori esemplari:
Devo dire che ci abbiamo messo un po' a decidere di mangiarli, dopo tutto quel lavoro! Siamo partite da quelli più brutti per poi spazzolarli tutti in un solo pomeriggio (non li abbiamo mangiati solo noi due, eh!).
La ricetta del tortino è ottima, rimane morbidissimo, e il cioccolato che ci abbiamo messo sopra lo rende ghiotto!
(bacia...ehm, clicca il ranocchio...alla faccia di Juliette Binoche!)
Esperimenti salati al cacao
Sono in vena di sfoglia tirata a mano e continuo a mettermi alla prova. Non mi basta tuttavia fermarmi alla preparazione di base: mi sento obbligata dalla mia fantasia a sbizzarrirmi con accostamenti nuovi per il mio palato. Questa volta sono partita dal cacao per provarlo come spezia in un primo piatto salato:
per la pasta:
per il condimento:
Ho preparato la sfoglia, tirata e tagliata come al solito.
Nel wok ho cotto i peperoni in agrodolce con olio, zucchero e aceto, finchè non si sono ammorbiditi, formando un gustoso sughino sul fondo. Ho salato e ho aggiunto i funghi che avevo messo in amollo in acqua. Io ne avevo una manciata scarsa, secondo me ce ne vorrebbe almeno il doppio, altrimenti prevale troppo il peperone. Ho lasciato da parte il condimento e ho cotto la pasta in acqua salata.
Dopo 2 minuti - la pasta era al dente - l'ho fatta saltare nel wok insieme al resto, aggiungendo un filo d'olio per lucidare.
Ho servito nel piatto con montasio a striscioline, grana e una rametto di rosmarino.
L'esperimento ha avuto successo, a parte la debolezza del sapore dei funghi. Continuerò la ricerca...
per la pasta:
- 1 cucchiaio di cacao amaro
- semola di grano duro qb per raggiungere 100 g insieme al cacao
- 1 uovo
per il condimento:
- 1 peperone tagliato a striscioline
- funghi secchi
- aceto aromatizzato al rosmarino
- olio evo
- 2 cucchiaio di zucchero
- sale
- parmigiano grattuggiato
Ho preparato la sfoglia, tirata e tagliata come al solito.
Nel wok ho cotto i peperoni in agrodolce con olio, zucchero e aceto, finchè non si sono ammorbiditi, formando un gustoso sughino sul fondo. Ho salato e ho aggiunto i funghi che avevo messo in amollo in acqua. Io ne avevo una manciata scarsa, secondo me ce ne vorrebbe almeno il doppio, altrimenti prevale troppo il peperone. Ho lasciato da parte il condimento e ho cotto la pasta in acqua salata.
Dopo 2 minuti - la pasta era al dente - l'ho fatta saltare nel wok insieme al resto, aggiungendo un filo d'olio per lucidare.
Ho servito nel piatto con montasio a striscioline, grana e una rametto di rosmarino.
L'esperimento ha avuto successo, a parte la debolezza del sapore dei funghi. Continuerò la ricerca...
sabato, febbraio 17, 2007
Mini mousse al cioccolato
Questo dolce a mio parere è perfetto per una serata in compagnia di tanti amici, come conclusione di un ricco e gustoso menù. La preparazione è semplice e veloce e lo si può preparare con largo anticipo. L'equilibrio tra proporzioni, sfumature dei sapori e dimensioni del dolcetto è ben studiata; la semplicità estetica lo rende irresistibile e la consistenza (leggermente croccante all'esterno, morbido e cremoso all'interno) lascia letteralmente senza parole. Io trovo che l'isieme abbia effetti afrodisiaci...(e, in effetti, pur avendo appena dichiarato che è perfetto per una cena numerosa, suggerisco a chi può di testarlo per una cenetta romantica...)
- 175 g farina autolievitante
- 1 cucchiaio abbondante di cacao in polvere Valrhona
- 115 g burro
- 60 g di zucchero muscobado chiaro o scuro
- 115 g di cioccolato fondente Valrhona a pezzetti
- 150 ml caffè nero (espresso allungato con 1/2 acqua)
- 1 uovo medio
- lamponi o more, cacao in polvere per servire
Io purtroppo non avevo il cacao e il cioccolato Valrhona ma ho sostituito con quello che avevo. per il cioccolato ho usato una tipo al 65% di cacao. Non avevo lo zucchero muscobado e ho usato zucchero di canna. Visto che è venuto buono lo stesso credo che siano variazioni ammissibili.
Setacciare farina e cacao e disporli a fontana in una ciotola capiente.
In una casseruola unire burro, zucchero, cioccolato e caffè e cuocere a fuoco basso finchè gli i ngredienti non si fondono insieme in un composto lucido e omogeneo. Incomporare il composto nella fontana di caco e farina e amalgamare. Unire l'uovo mescolando con delicatezza.
Riempire ogni stampino con 2 cucchiai di composto e infornare a 180° C (se forno ventilato 160°-170°C) per 8 minuti. I dolcetti devono risultare morbidi e ben lievitati, poi vanno fatti raffreddare per almeno 30 minuti, passati i quali si saranno leggermente sgonfiati al centro, creando una piccola conchetta, nella quale andrà posto il lampone. servire con cacao in polvere.
La ricetta è stata presa da questo libro meraviglioso che non smetto più di sfogliare! Ricordo di essermene innamorata ancor prima di aprirlo perchè mi piaceva la copertina e il titolo mi aveva incoriosito: crea e mantiene l'aspettativa di spunti per piccoli lussi goduriosi!
(clicca sull'immagine per il link alla casa editrice)
giovedì, febbraio 15, 2007
Aggiornamento blog
Ho arricchito la sidebar, vi piace?
non c'è ancora tutto quello che vorrei farci stare ma sono soddisfatta del mio lavoro!
mercoledì, febbraio 14, 2007
Fatta in casa con quel che c'è
Mentre schiere di coppiette d'ogni età affollano ristoranti, belvederi, ponticelli su fiumicelli, lungomari e lungolaghi sotto il chiaror lunare io sono qui fieramente sola (ma chi ci crede!) davanti al mio computerino ad annotare l'esperimento culinario di stamani, testato da un pubblico di affamati esperti alle ore 13:20. Si tratta di una cosuccia semplice, arrabatta con "ciò che passa il convento" (o sempre il dubbio che la corretta formula del detto sia "ciò che passa in convento"...qualcuno mi fa sapere?). Questa volta ho pescato da frigo e dispensa:
e così ho proceduto:
Ho impastato la semola e le uova, per poi stendere a mano la sfoglia (volevo provare senza l'imperia!) e tagliata in maniera più o meno regolare. Si capisce che sono tagliolini? Inutile dirlo, li ho cotti in acqua salata.
Ho lessato i pisellini e, una volta cotti, ho tolto l'acqua in eccesso, ho aggiunto una noce di burro e li ho frullati.
Nel wok ha fatto rosolare con un filo d'olio il prosciutto tagliato a striscioline, che poi ho tenuto da parte.
Sempre nel wok ho fatto saltare la pasta scolata e l'ho condita con la crema di piselli e un filo d'olio a crudo. Grana grattuggiato e striscioline di prosciutto al momento di servire.
Devo dire che mi è piaciuta! mi sarebbe piaciuto aggiungere della menta alla crema di piselli ma purtroppo non ne avevo...sarà per la prossima volta!
- 2 uova
- 200 g semola di grano duro
- 3 manciate di pisellini primavera surgelati
- 6 fette di prosciutto crudo
- 1 noce di burro
- olio, sale, pepe qb
e così ho proceduto:
Ho impastato la semola e le uova, per poi stendere a mano la sfoglia (volevo provare senza l'imperia!) e tagliata in maniera più o meno regolare. Si capisce che sono tagliolini? Inutile dirlo, li ho cotti in acqua salata.
Ho lessato i pisellini e, una volta cotti, ho tolto l'acqua in eccesso, ho aggiunto una noce di burro e li ho frullati.
Nel wok ha fatto rosolare con un filo d'olio il prosciutto tagliato a striscioline, che poi ho tenuto da parte.
Sempre nel wok ho fatto saltare la pasta scolata e l'ho condita con la crema di piselli e un filo d'olio a crudo. Grana grattuggiato e striscioline di prosciutto al momento di servire.
Devo dire che mi è piaciuta! mi sarebbe piaciuto aggiungere della menta alla crema di piselli ma purtroppo non ne avevo...sarà per la prossima volta!
venerdì, febbraio 09, 2007
Profitterole di san Valentino
Intendiamoci: ORA non ho motivo di festeggiare san Valentino e anche quando negli anni passati la possibilità c'è stata, non ho mai amato particolarmente questa ricorrenza, preferendo sempre e comunque sorprese e romanticherie impreviste. Detto ciò, amo molto tutto ciò che è rosa e pieno di cuori e, visto che da un po' di tempo avevo in caldo questa ricetta, ho deciso di postarla in questi giorni, semmai qualcuno avesse bisogno di una simile ispirazione...
per i bignè (ecco la ricetta promessa!):
Portare l'acqua ad ebollizione con il burro e il sale in un pentolino o in una piccola casseruola dal fondo spesso, quindi aggiungere la farina setacciata. Lasciar cuocere mescolando, finchè sul fondo della pentola non si forma una patina leggera.
Togliere dal fuoco e aggiungere al composto le uova, una alla volta. L'impasto deve risultare morbido ed elastico.
Con la sac-a poche formare dei piccoli mucchietti sulla placca da forno.
Ho raggiunto un buon risultato con il forno a 220°C per 15 minuti...e dire che il mio forno sopra ai 200° ha le sue difficoltà!
Una volta freddi, o riempito i miei bignè con della panna montata zuccherata, ma non sarebbe male optare per una ripieno di crema chantilly (panna montata e crema pasticcera in proporzioni uguali).
La copertura rosa altro non è che crema chantilly ottenuta con 100 g di panna montata e 100 g di crema pasticcera, più una tazza di frullato di lamponi. (qualche cucchiaiata l'ho tenuta per le colate rosse).
Cuoricini o quant'altro a volontà!
per i bignè (ecco la ricetta promessa!):
- 100 g acqua
- 90 g burro
- 100 g farina 00
- 3 uova grandi
- 1 pizzico di sale
Portare l'acqua ad ebollizione con il burro e il sale in un pentolino o in una piccola casseruola dal fondo spesso, quindi aggiungere la farina setacciata. Lasciar cuocere mescolando, finchè sul fondo della pentola non si forma una patina leggera.
Togliere dal fuoco e aggiungere al composto le uova, una alla volta. L'impasto deve risultare morbido ed elastico.
Con la sac-a poche formare dei piccoli mucchietti sulla placca da forno.
Ho raggiunto un buon risultato con il forno a 220°C per 15 minuti...e dire che il mio forno sopra ai 200° ha le sue difficoltà!
Una volta freddi, o riempito i miei bignè con della panna montata zuccherata, ma non sarebbe male optare per una ripieno di crema chantilly (panna montata e crema pasticcera in proporzioni uguali).
La copertura rosa altro non è che crema chantilly ottenuta con 100 g di panna montata e 100 g di crema pasticcera, più una tazza di frullato di lamponi. (qualche cucchiaiata l'ho tenuta per le colate rosse).
Cuoricini o quant'altro a volontà!
venerdì, febbraio 02, 2007
Cupcakes!
Finalmente ho trovato il tempo per farle! Era da tanto che volevo cimentarmi con queste piccole delizie per il palato e gli occhi...sono così romatiche!
Per l'impasto delle tortine ho utilizzato una ricetta americana in lingua originale...l'ho tradotta per benino e mi sono sentita piuttosto figa! In questo modo sono riuscita a dare un senso all'acquisto delle CUPS per questo tipo di ricette, che ormai risale al 2005...
Ma ora, bando alle ciance! ecco le dosi per una quarantina di mini-cupcakes:
- 1/2 cup di burro, ammorbidito (=125 g)
- 2 cups di farina 00
- 3/4 cup di zucchero di canna (io l'ho spezzato con lo zucchero bianco)
- 2 teaspoons di lievito per dolci
- 1/2 teaspoon di sale
- 2/3 cup di acqua
- 3 uova
- vanillina
Ora non resta che sistemare i pirottini di carta nelle teglia da mini-muffins e riempirli con l'impasto. Cuocere in forno per una ventini di minuti a 190°C.
Ho provato due tipi di decorazione. Questa, la più bella e forse la più classica necessita di qualche perfezionamento. Io ho usato burro, cioccolato bianco e zucchero a velo in proporzioni uguali (100 g), facendo sciogliere il tutto con una tazzian di latte riscaldato. Una volta rafreddata la ganache, l'ho spruzzata sulle tortine con la sac-a-poche e ci ho messo i fiorellini di zucchero. Non è cattiva ma sa troppo di burro. Siccome ho infornato le cupcakes a più riprese, ho provato a modificare le ultime sfornate bucherellandole con lo stuzzicadenti e spennellandole generosamente con una sciroppo di lime, prima di ricoprirle con la ganache. Non male ma non siamo ancora alla perfezione...
In questo caso invece ho usato uno sciroppo di arance in cui ho fatto semicandire anche qualche scorzetta. Io ho trovato più soddisfacente questa seconda versione, anche perchè lo sciroppo raffreddando diventa una bellissima glassa trasparente e molto lucida!
Insomma, me la sono spassata di brutto quest'oggi... credo che mi metterò di nuovo alla prova in questo campo!
Intanto vi segnalo una serie di siti e blog interessantissimi ai quali ispirarsi...
www.thecupcakefairy.com
cakes in the city
All cupcakes
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